PRESIDIO AL CONSOLATO MESSICANO: AYOTZINAPA NON E’ SOLA: LE LOTTE SOCIALI NON SI FANNO SPARIRE

43 studenti sono scomparsi, non si hanno loro notizie, un operazione organizzata da polizia, narcotraffico e politica messicana.
Azione repressiva che attraverso la creazione della paura vuole spegnere la polveriera sociale che lo stato del Messico.

Dal Guerrero al Michoachan, da Città Del Messico al Chiapas le insorgenze sociali, comunitarie e politiche stanno costruendo un paese diverso, un paese in cui il neoliberismo viene attaccato e con lui la legittimità del potere politico Federale, Statale e locale. La guerra al narcotraffico iniziata nel 2006 è la giusta scusa per reprimere i movimenti sociali. 27000 desaparecidos, arresti, omicidi e violenze sono il risultato troppo spesso taciuto di questa guerra all’autorganizzazione.

La lotta degli studenti e delle studentesse della Scuola Rurale di Ayotzinapa, dei genitori e degli amici e delle amiche dei 43 studenti rapiti dalla polizia messicana e consegnati a narcos locali sta portando alla luce la realtà, rifiutando le parole del governo messicano con coraggio stanno smascherando il dispositivo repressivo. Attorno alla loro lotta si stanno organizzando i movimenti sociali di tutto il Messico. Centinaia di migliaia di persone riempiono le piazze, attaccano i palazzi del potere, rifiutano la verità di parte del governo e denunciano la catena di comando.

La lotta di Ayotzinapa non è sola in Messico e non è sola nel mondo.

“Se toccano uno toccano tutti” non può rimanere uno slogan, deve essere la realtà di chi in basso e a sinistra in tutto il mondo si oppone ai mal governi, al neoliberismo e alla repressione.

Giovedì 20 novembre anche Milano partecipa alla giornata internazionale per i 43 studenti di Ayotzinapa: IL VOSTRO DOLORE E’ LA NOSTRA RABBIA

Giovedì 20 novembre ore 18.30 presidio presso il consolato Messicano, Corso Giacomo Matteotti 1


Ri-Make/Communia Network - Milano
Progetto Libertario Flores Magon - Milano
CSOA Lambretta - Milano
S.O.Y Mendel - Milano