COMUNICATO DOPO GLI SGOMBERI DEGLI ULTIMI DUE GIORNI

Per due giorni a Milano sono stati sgomberati dalle proprie abitazioni e dai propri spazi occupati famiglie e compagn*.
Giambellino prima e Corvetto poi, sono un esempio di come istituzioni e politica hanno deciso di affrontare il problema dell' emergenza casa e del diritto all'abitare. Gli stessi che si permettono di lasciare a Milano migliaia di abitazioni vuote, nonostante le persone che necessitano di una casa siano sempre di più. Gli stessi che lucrano su appalti e ristrutturazioni creando buchi finanziari incolmabili in quelle aziende che dovrebbero gestire in maniera equa l'emergenza. Gli stessi che cercano di alimentare una guerra fra poveri e di spezzare la solidarietà che si sta sempre più creando tra i diversi comitati che si organizzano e lottano per i propri diritti.
Schieramenti di uomini in divisa in numero spropositato, manganellate, teste rotte, lacrimogeni lanciati anche ad altezza uomo e arresti.
Non importa se davanti si trovano bambini, donne o anziani, la modalità è sempre la stessa.
Ma in questi due giorni la gente ha voluto resistere e ha voluto gridare la sua rabbia. Lo ha fatto lottando per le strade del proprio quartiere, rivendicando in maniera chiara e inequivocabile il proprio diritto ad avere una casa, valorizzando lo strumento dell'occupazione come utile metodo di resistenza.
La nostra solidarietà non può che andare alle famiglie messe in mezzo alla strada, alle persone ferite e alle compagne e compagni fermati.

Soy Mendel