A
seguito delle accuse formulate da una abitante dello stabile di cui
abbiamo occupato alcuni locali, durante la trasmissione Linea
d’Ombra
del canale Telenova, in onda lo scorso lunedì 29 giugno alle 20.30,
il centro sociale Soy Mendel (e non “Soy Partigiani” come
erroneamente riportato da Adriana Santacroce, conduttrice della
trasmissione) desidera ripristinare la verità e chiarirla anche agli
altri condomini di via Don Gervasini 37, agli abitanti del nostro
quartiere di Baggio, agli amministratori locali e a tutti coloro che
sono interessati alle iniziative culturali, politiche e di
solidarietà che proponiamo.
L’accusa
più falsa ed infamante è quella di aver “rubato” lo spazio
all’associazione Il
Gabbiano,
realtà che da anni opera al servizio di persone con disabilità e
delle loro famiglie, ben radicata nel quartiere e con una sede fissa
dal 1987.
Anni
fa Il Gabbiano chiese in concessione al Comune di Milano gli spazi di
via Don Gervasini, senza ricevere alcuna risposta. E in seguito
propose anche all’ente gestore di aprire un bando pubblico per
l’utilizzo dello spazio, ma sempre senza ottenere risposta.
Ci
teniamo a sottolineare che se un giorno verremo sgomberati ed i
locali dati in concessione ad associazioni culturali e sociali come
per esempio Il Gabbiano, ne saremo solo contenti perché forse vorrà
dire che la nostra occupazione avrà smosso qualcosa nella lenta e
imbarazzante burocrazia comunale.
Nessuno
dell’associazione, peraltro, si è mai lamentato con noi per
l’occupazione o per il “furto” ai loro danni.
Sottolineiamo
che molte persone che frequentano il Soy Mendel e partecipano
attivamente alle nostre iniziative lavorano come assistenti sociali
ed educatori per disabili. E poiché abbiamo molto a cuore questo
tema ci siamo impegnati per stabilire da subito rapporti con le
realtà di Baggio che si occupano di integrazione sociale e
assistenza. Tra queste citiamo l’Associazione Il Balzo di via
Ceriani, che frequentiamo in occasione del loro incontro-aperitivo
settimanale. Infatti,
ogni tanto alcuni ragazzi dell'associazione vengono a farci visita
insieme ai loro assistenti per utilizzare lo spazio come momento
ricreativo durante il pomeriggio.
Tornando
alle accuse fatte in trasmissione contro di noi, eccone un’altra
falsa: la conservazione e l’accumulo di diverse bombole di gas. Si
tratta in realtà di una e una sola bombola di gas che alimenta una
normale cucina con quattro fornelli e un forno. (Le bombole viste da
alcuni condomini nei primi giorni della nostra occupazione sono vuote
e devono essere rese al distributore, e si trovano ora nel
seminterrato.)
Per
quanto riguarda la “deturpazione” degli spazi occupati di cui
veniamo incolpati, i brutti disegni con pennarello nero che coprono
alcune pareti sono stati fatti nei primi giorni dell’occupazione da
alcuni bambini del palazzo: da allora sono stati quasi del tutto
cancellati e coperti con la cementite. Gli altri disegni e murales
colorati, invece, sono stati realizzati da noti writer e artisti
milanesi e rappresentano scene naturali con animali, immagini di
lotte popolari del Sud del mondo, e le scritte stilizzate “Antifa
Baggio” e “Against Racism”.
Crediamo
fermamente che uno spazio come il Soy Mendel possa essere una risorsa
importante per il quartiere di Baggio, l’ennesimo esempio di
periferia semi-abbandonata e quasi fuori dal mondo, con pochissimi
spazi di aggregazione giovanile e una scarsissima offerta culturale,
mentre è ricco di sale scommesse, bar, centri massaggi e negozi che
comprano oro!
Vogliamo
comunque rassicurare tutti sul fatto che siamo ben coscienti della
realtà in cui operiamo e proprio per questo fin dall’inizio della
nostra occupazione non abbiamo realizzato alcuna iniziativa che possa
disturbare o recare disagio agli abitanti dei piani superiori del
condominio e degli altri edifici vicini. Per esempio non abbiamo mai
organizzato concerti o serate musicali. E fino ad ora infatti non
abbiamo ricevuto nessuna lamentela da parte di condomini o altri
abitanti del quartiere. E nemmeno visite delle forze dell’ordine
per schiamazzi o rumori molesti!
In
conclusione, dato che la nostra vicina non ha fornito alcuna
motivazione concreta per giustificare la sua ostilità nei nostri
confronti, la invitiamo a leggere con calma quanto abbiamo scritto in
questa lettera aperta, a ragionarci un po’ su e a venirci a
trovare: forse conoscendoci cambierà idea su di noi.
Parliamo
ora delle nostre iniziative.
Da quando lo spazio è stato occupato ne abbiamo proposto e
realizzato numerose, di interesse culturale, politico e ludico: ecco
un elenco di quelle portate a termine nell’ultimo mese:
-
29/05/15 spettacolo di improvvisazione teatrale della compagnia
“Imprecari”;
-
9/06/15 incontro con un rappresentante del popolo Mapuche (minoranza
indigena del Cile), in tour in Europa per pubblicizzare la loro lotta
contro la privatizzazione delle acque avviata dalle multinazionali
dell’energia: dibattito e testimonianze;
-
17/06/15 i bambini e i ragazzi del quartiere hanno organizzato uno
spettacolo di ballo nei nostri locali, al quale sono stati invitati e
hanno partecipato altri giovani, genitori e nonni;
-
19/06/15 presentazione del libro a fumetti “Come il colore delle
terra”, un racconto per piccoli e grandi sulla resistenza
zapatista, la lotta degli indigeni messicani del Chiapas (da
sottolineare la folta partecipazione di bambini, e molti anche del
nostro condominio);
-
23/06/15 proiezione, nel prato di proprietà comunale antistante il
nostro spazio, del documentario “Italy in a day” diretto dal noto
regista Gabriele Salvatores, e premiato nel 2015 con un David di
Donatello. Sicuramente non si
tratta di un film sull’Unione Sovietica (come ironicamente
ipotizzato durante la trasmissione di Telenova!);
-
30/06/15 presentazione del libro “Kobane dentro”, un racconto in
forma di diario che narra gli scenari quotidiani di guerra e
distruzione nella città turca di Kobane, sotto attacco delle milizie
islamiche dell’Isis e difesa dai guerriglieri kurdi.
Ecco
infine le
nostre iniziative ricorrenti e periodiche:
-
ogni martedì proponiamo una cena popolare aperta a tutti, dove la
condivisione è la parola chiave: ognuno porta del cibo o delle
bevande da condividere;
-
è stato avviato un corso di teatro tenuto da un attore
professionista, completamente gratuito, che si svolge il giovedì
alle 19.30;
-
due volte a settimana, invece, il lunedì
e
il venerdì,
si
tiene un corso di karate;
-
per il futuro è in progetto una palestra popolare a disposizione di
tutti gli abitanti del quartiere.
Vogliamo
sottolineare anche la continua frequentazione di un folto gruppo di
ragazzini e bambini, principalmente abitanti nel condominio, che ogni
pomeriggio non vede l’ora che il centro apra per poter giocare con
il calcetto-balilla
e il tavolo da ping-pong messi a disposizione di tutti. Ma anche
disegnare e ballare sul grande palco che abbiamo costruito,
riutilizzando bancali dismessi.