Domenica 19 luglio dalle 15,00 il Gasometro del Parco
delle Cave tornerà a vivere per la prima festa popolare delle
resistenze. Live painting resistente con Wolkswriters, sport popolare,
convivialità, cena popolare, banchetti informativi, interventi di
racconto di resistenze.
Dalle 19,00 open mic, per il momento con:
BEPPE REBEL
ZASTA NCF
LIAM VIK
RAP CAVERNA POSSE
CALABASH CREW
JUNIOR SPREA
ONE HERTZ
ZAITSELF
Di seguito il testo dell'iniziativa:
70 anni di Resistenze in Italia e nel mondo. Meritano una festa.
Il 19 luglio il gasometro del Parco delle Cave torna a prendere vita,
come dovrebbe fare periodicamente come spazio collettivo per feste e
aggregazione, e diventa il luogo ideale per la festa popolare delle
Resistenze.
Dalle 15.00 con musica, cibo, graffiti dal vivo, banchetti e parole.
Una festa per ricordare e rivendicare le tante storie di lotta e
Resistenza che hanno scandito il tempo delle conquiste sociali nel
nostro paese e le Liberazioni nel mondo.
Vecchi e nuovi fascismi
sono stati vinti e oggi vengono combattuti. Non semplici rigurgiti ma la
presenza di un'idea con tanto di azioni violente e mortali come ci
ricordano Dax e l'aggressione al centro sociale Dordoni di Cremona.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito al più feroce attacco ai diritti,
acquisiti attraverso anni di lotte e sacrifici da parte di intere classi
di lavoratori in nome di una paventato riequilibrio delle finanze
nazionali. Gli stessi diritti che intere popolazioni mondiali non hanno
mai visto e che per questo motivo decidono di attraversare il mar
Mediterraneo affidandosi a scafisti criminali e, spesso, andando
incontro alla morte.
Ma la pratica neoliberista la troviamo,
spietata, anche nei territori appartenenti al mondo occidentale dove
intere popolazioni vengono umiliate ed oppresse in nome di un debito
finanziario contratto da governanti truffatori e corrotti. E’ il caso
della Grecia che dovrebbe piegarsi all’FMI ed alla BCE attuando una
politica miope e criminale che favorisce le economie più ricche del
pianeta.
Nel 2001, in questi stessi giorni, ci preparavamo per
andare a Genova per tentare di contrastare le politiche neoliberiste
rappresentate dal G8. Fu ucciso Carlo Giuliani, furono represse e
torturate centinaia si persone, dentro la scuola Diaz e poi nella
caserma di Bolzaneto, ma le strade di Genova non si svuotarono, così
come il ricordo.
14 anni dopo l'Italia è stata condannata per il
reato di tortura, ma in Italia non esiste questo reato così come non ci
sono i numeri indentificativi sulle divise.
I G8 non sono più i
luoghi della decisione e tramite trattati bilaterali come il TTIP si
vogliono imporre accordi antidemocratici.
70 anni le Resistenze sono qualcosa da conoscere, praticare e mantenere vive.
Non c'è futuro senza memoria. E i nostri futuri li costruiamo nella memoria e nella pratica del presente.
W la Resistenza
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