LA SOLIDARIETA' NON E' REATO

Sappiamo che al peggio non c’è mai limite ma forse questa volta abbiamo proprio toccato il fondo.
Quando la notizia che due associazioni di Baggio, Share Radio e Dimensioni Diverse, sono state estromesse dalla sagra di Baggio a causa della loro vicinanza al collettivo Soy Mendel ci è venuto un sorriso, sembrava quasi la barzelletta della settimana.
Pensare però che un consiglio di zona, nel nome del suo presidente Marco Bestetti, si creda in potere di togliere agibilità e visibilità a due associazioni che da anni operano per i cittadini del quartiere, apprezzate da tutti, presenti nelle scuole e nelle vie del quartiere a fianco di migranti, di bambini e adolescenti, di persone con disabilità, di anziani con lodevoli iniziative inizia però a toglierci il sorriso dal viso e a trasformarlo in una leggera smorfia di rabbia.
Probabilmente c’è chi, a soli quattro mesi dalle elezioni, si crede in diritto di poter provare a cancellare la storia di Baggio, e soprattutto la storia di realtà che da vent’anni vivono il quartiere e lo amano a tal punto da passare il proprio tempo libero ad organizzare iniziative di ogni tipo rivolte esclusivamente agli altri e mai per un profitto personale. Il potere fa male ed appare chiaro che c’è un ragazzino di trent’anni che si è montato un po’ la testa e si crede il nuovo dittatore della zona 7.
Soy Mendel è l’unico responsabile delle due occupazioni fatte in via Cancano e in via Don Gervasini, occupazioni che il collettivo ha sempre rivendicato a testa alta. C’è chi è contrario a questo modo di creare socialità e conflitto e ci sono invece persone che apprezzano la nostra piccola realtà e che fin dal primo giorno ci sono venute a conoscere, trovando con noi delle affinità e la stessa voglia di fare qualcosa per gli altri. Evidentemente la libertà di pensiero non esiste più nella nostra zona; evidentemente addossare colpe – se possiamo chiamarle colpe -  che non hanno ad associazioni che non condividono il pensiero politico dell’attuale maggioranza, è un tentativo inutile e meschino di dividere delle realtà che in questi anni hanno deciso di costruire insieme dei progetti basati su valori saldi e inossidabili come l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo.
A differenza di altri, abituati a giudicare senza conoscere, in questi due anni di attività noi abbiamo creato bellissime relazioni con tante persone in gamba che ci hanno insegnato molto sia sul quartiere sia sulla coerenza con la quale portare avanti i propri ideali. Non abbiamo nessun dubbio che questa pagliacciata servirà solo a rafforzare questi legami e a creare più unità, e così come un anno fa qualcuno ha pubblicamente espresso la propria solidarietà davanti ai nostri sgomberi ora siamo noi ad esprimere la nostra davanti ad accuse becere che non hanno nessun fondamento politico e costituzionale.
Davanti a chi abusa della parola legalità come al solito noi preferiamo i fatti. L’aver restituito al quartiere spazi abbandonati da anni è il nostro orgoglio. E se sembra che lo spazio di via Don Gervasini  finalmente tornerà a vivere, siamo sconcertati nel vedere la fabbrica di Via Cancano utilizzata come una discarica a cielo aperto a discapito della salute della gente, quando la riqualificazione di quella zona pareva essere uno dei punti principali del programma elettorale di Bestetti.  Evidentemente abbiamo proprio due concetti diversi di legalità.
Gli abitanti della zona 7 non sono così stupidi come pensa il nostro consiglio di zona, per questo sapranno riconoscere chi lavora per la collettività e chi invece, pagato con i soldi di tutti noi,  approfitta della propria posizione per soddisfare i propri capricci. E sarà a quel punto che sui nostri visi riapparirà un bel sorriso.
I compagni e le compagne del Soy Mendel

sotto alcune foto dell' attuale stato della fabbrica di via Cancano dove nel cortile interno c'è una vera e propria discarica