COMUNICATO STAMPA NO CANAL

FINALMENTE, MA NON BASTA!
MANCA ANCORA LA DECISIONE FINALE DI EXPO
E SERVONO IMPORTANTI DETTAGLI PER SALVARE I PARCHI.

Un anno e mezzo di mobilitazione, assemblee pubbliche, appelli, raccolte firme, confronti, trattative, blocchi cantieri, spaventa-ruspe, manifestazioni, presidi sono stati utili.
Finalmente, adesso, anche il Consiglio Comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno che risponde alle richieste dei Cittadini e dei Comitati che si sono battuti in difesa dei parchi contro l’inutile, nociva, dannosa e costosa realizzazione della Via D’Acqua Sud di Expo.
Mancano però dettagli importanti, perché dire che la Via d’Acqua deve servire solo per mettere in sicurezza il Cantiere Expo non vuole automaticamente dire che ci si deve fermare al fiume Olona in Via Appennini, prima del Parco Pertini e del Parco di Trenno.
Proviamo a confidare che, questa volta, sia stata solo una dimenticanza e che EXPO al più presto confermi questa decisione. Il Sindaco di Milano ha tutti i poteri necessari per imporsi all’interno del CDA di EXPO e far sì che il Commissario Sala annunci alla città di Milano questa importante scelta politica.
Se invece diranno che per mettere in sicurezza il sito EXPO serve arrivare fino al deviatore Olona, attraversando e distruggendo quindi il Parco Pertini e il Parco di Trenno, risponderemo con nuove mobilitazioni, orgogliosi e fiduciosi di essere riusciti in questi mesi e di riuscire anche nel futuro a fermare un’opera inutile, dannosa, nociva e corrotta.
Giusta, se condivisa coi cittadini, anche la richiesta di destinare i fondi alla cura dei fiumi della città e della periferia di Milano; giusta anche la richiesta di effettuare la bonifica della Cava di Via Quarenghi e di alcune aree del Parco delle Cave.
Se ci avessero ascoltati, invece di risponderci che sarebbe stato impossibile e demonizzandoci, tutto questo potrebbe già essere stato fatto, o almeno iniziato.
Così come sarebbe anche un bel segnale iniziare i lavori di demolizione / ristrutturazione della scuola Viscontini a Trenno prima del 1 maggio 2015.
E infine affidare alle Forze dell' Ordine compiti più gratificanti e più utili del presidio dei cantieri della via d'acqua.
Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane i Cittadini si faranno ancora sentire, fino a che non sarà ufficializzata la decisione di EXPO che dovrà recepire in toto le richieste dei Comitati.
Come si diceva un tempo?
“LA LOTTA PAGA”, noi preferiamo in questo momento ancora dire: “LA LOTTA PAGHERA’”
Comitati - NO CANAL - NO VIA D'ACQUA

SABATO 31 GENNAIO - CONCERTO ASSALTI FRONTALI

Assalti Frontali in concerto a Soy Mendel

Dopo quasi quattro mesi di occupazione, iniziative, dibattiti, e concerti facciamo una piccola grande festa!
Ospitiamo il concerto di Assalti Frontali, storica band rap italiana!
Con loro sul palco il meglio di alcune esperienze laboratoriali nate all'interno di altri centri sociali milanesi.



Durante la serata sarà presente un banchetto per il tesseramento dell' ANPI di Baggio e sarà possibile tesserarsi e sostenere l'associazione ACAD.



La serata è organizzata in collaborazione con Collettivo Controvento.
Ingresso dalle ore 23.00 a sottoscrizione, 5 euro consigliati per coprire le spese del concerto e aiutare Soy Mendel a rimediare al furto subito recentemente!


AULA STUDIO E MERCATINO

AULA STUDIO

Comunichiamo che per il mese di Febbraio l'aula studio non sarà disponibile durantela la consueta apertura domenicale.
Questa decisione è stata presa a causa del poco riscaldamento presente nell' aula e la conseguente difficoltà a svolgere le necessarie attività di studio riscontrate in questo ultimo periodo invernale.
Continuerà ad essere attiva a partire da Marzo con i soliti orari.

L'ALTRO MERCATO

Anche questo mese l'appuntamento mensile con il mercatino delle autoproduzioni e dell' usato, previsto per ogni prima domenica del mese, non si svolgerà. Riprenderemo con questo appuntamento a partire da Domenica 1 Marzo.

Collettivo Soy Mendel

NOS FALTAN 43

"Nos faltan 43”, ovvero ci mancano 43 persone. Questo è comparso scritto in via Matteotti 1 a Milano attorno al consolato messicano. 43 studenti della scuola Normale Rurale di Ayotzinapa, stato del Guerrero, Messico mancano all’appello dal 26 settembre. Altri 6 sono stati uccisi nella stessa circostanza. Polizia, esercito e gruppi di narco trafficanti sono i responsabili, assieme alla connivenza della politica Messicana, non solo di quel che è accaduto quattro mesi fa ma anche dell’assurda situazione che da quattro mesi si vive. 43 persone scomparse, senza lasciare traccia, dopo essere stati prelevati da corpi dell’ “ordine pubblico” e di cui non si sa nulla. 43 vite sospese, tra silenzi, falsi ritrovamenti di pezzi di corpi, fantasiose teorie e altre follie di cui il governo di Enrique Pena Nieto si sta macchiando per provare a limitare la più grande crisi politica e sociale che il Messico vive dall’inizio del secolo. I movimenti sociali nati attorno alla lotta dei famigliari e compagni della scuola normale rurale di Ayotzinapa stanno mostrando il volto oscuro della politica del paese latino americano: connivenza tra gruppi del crimine organizzato con la politica, con le forze di polizia e con l’esercito e attacco repressivo ai movimenti sociali. Oggi abbiamo partecipato all’ottava giornata globale per Ayotzinapa andando li dove il potere politico Messicano ha sede qui a Milano, ovvero al consolato. “nos faltan 43” e “fue el estado” sono due motti usati in questi mesi nelle tante iniziative che hanno invaso il Messico per chiedere la riapparizione in vita dei 43 studenti, questi due slogan ci sembravano i più adatti per solidarizzare con la lotta di compagni e genitori dei 43. Lo stato sa e non può non sapere, è una certezza. Non si spiega altrimenti il perché non esistano risposte alla domanda “dove sono i 43”? Ci mancano 43 persone. Si ci mancano. Non sappiamo chi siano, non li conosciamo, ma sappiamo che sono spariti perché parte di lotte che si oppongono alle logiche del capitalismo, dell’omologazione e della svendita di storie, culture, territori e patrimoni collettivi solo per fare arricchire politici, imprese, gruppi del crimine organizzato e/o grandi multinazionali. Ci mancano perché noi ci rispecchiamo in quei 43 studenti. Vogliamo risposte, giustizia e verità. Risposte, giustizia e verità che troveremo assieme a chi assieme a noi oggi nel mondo sta lottando per il ritrovamento degli studenti di Ayotzinapa e a chi tutti i giorni lotta per un mondo diverso, lotta per l’umanità è contro il neoliberismo.

DOMENICA 1 FEBBRAIO - ASSEMBLEA PER GIORNATA DI SPORT POPOLARE 26 APRILE 2015

Domenica 1 febbraio 2015, ore 15.30, SPAZIO OCCUPATO INDIPENDENTE MENDEL

ASSEMBLEA METROPOLITANA PER LA COSTRUZIONE DELLA GIORNATA DI SPORT POPOLARE DI DOMENICA 26 APRILE 2015.
In occasione del settantesimo anniversario della Liberazione dal Regime nazifascista, Partigiani in Ogni Quartiere organizza quattro giorni di festival antifascista presso uno dei parchi della zona ovest di Milano minacciati dalle opere di cementificazione di EXPO: rispetto alle passate edizioni, in cui ci si è concentrati esclusivamente sulla giornata del 25 aprile, quest’anno si è deciso di ampliare la manifestazione, abbracciando più giorni (25-26-27-28) e declinando linguaggi e contenuti diversi.
Tra le pratiche antirazziste e antifasciste che troveranno spazio quest’anno nel festival non poteva mancare lo sport popolare, che sempre più diffusamente si sta affermando in città (e non solo) come efficace strumento di coinvolgimento e sensibilizzazione: ovunque si moltiplicano esperienze di palestre popolari, tornei antirazzisti delle più diverse discipline sportive, iniziative di approfondimento dedicate a questo tema. E’ per questo motivo che, come Partigiani in Ogni Quartiere, abbiamo deciso di dedicare un’intera giornata del festival, domenica 26 aprile 2015, allo sport popolare. Sarà una giornata di tornei, allenamenti collettivi e dimostrazioni gratuiti in cui vogliamo coinvolgere, fin dalle fasi di organizzazione, tutte le realtà che in Milano e provincia hanno progetti attivi di sport  popolare: l’idea è di accogliere nel programma della giornata le discipline sportive più diverse, dal calcio al green volley, dal rugby alle discipline di combattimento, etc…
Nel dare forma a questo progetto intendiamo rendere questa giornata la prima edizione milanese di MEDITERRANEO ANTIRAZZISTA(http://www.mediterraneoantirazzista.org/), un progetto nazionale incentrato sullo sport come pratica di intervento sociale che, proprio come Partigiani in Ogni Quartiere, opera nei quartieri periferici delle nostre città: dallo Zen di Palermo a Scampia, dalla fabbrica Metropoliz di Roma al quartiere Molassana di Genova.
Per fare tutto ciò abbiamo ritenuto imprescindibile creare un momento di confronto assembleare su questa specifica giornata, a cui invitiamo tutte le realtà e i singoli interessati al tema. Vi aspettiamo quindi DOMENICA 1 FEBBRAIO alle ore 15.30 presso lo SPAZIO OCCUPATO INDIPENDENTE MENDEL, in via Cancano 5 a Milano, quartiere Baggio.
Partigiani in Ogni Quartiere

SABATO 24 GENNAIO: SERATA PER SOSTENERE LE SPESE DI SOY MENDEL A SEGUITO DEI FURTI SUBITI





































In questo ultimo mese per ben due volte si sono introdotti all' interno di Soy Mendel.

Il primo episodio è avvenuto verso metà Dicembre e chi è entrato all' interno dello spazio ha rubato pochi euro presenti in cassa e spaccato un po' di bottiglie di vetro nello spazio bar.
Il secondo furto invece è avvenuto nella notte tra sabato 17 Gennaio e Domenica 18 Gennaio e questa volta all' interno dello spazio sono state rubate delle strumentazioni per un valore circa di 1000 euro.
Facciamo proprio fatica a capire cosa spinga qualcuno ad entrare a rubare in un posto come Mendel. Spazi dove ogni singolo oggetto presente al suo interno è frutto di uno sforzo collettivo e soprattutto dove ogni singola cosa è li per essere a disposizione di tutti.
Il materiale rubato ci era stato prestato da un compagno per permetterci di fare le prime serate dopo l'occupazione e per mettere in moto quel meccanisimo di autofinanziamento necessario a far vivere il centro. Tutto verrà ricomprato al più presto alla persona interessata a cui dobbiamo davvero tanto e che ringraziamo pubblicamente per la grossa spinta iniziale che ci ha dato.
Questa spesa va ad accumularsi alle tante che dal 4 Ottobre, giorno dell' occupazione, ad oggi stiamo continuando ad affrontare per mettere a posto Soy Mendel e la sua struttura. Questo è un percorso che abbiamo deciso di affrontare assieme consapevoli degli sforzi economici che, soprattutto all' inizio, avremmo dovuto affrontare. Ci sono compagn* che ancora devono rientrare dei soldi anticipati e le serata fatte fino ad ora non sono riuscite ancora a coprire tutti i debiti.
Non siamo qui a piangerci addosso ne a denunciare qualcosa o qualcuno. Ma non possiamo negare che il furto di questo weekend ci mette un po in difficoltà in un momento in cui cominciavamo ad avere una certa stabilità e in cui si era deciso di investire ulteriormente avviando nuovi progetti (come la costruzione di una vera palestra popolare) e per rendere lo spazio ancora più vivibile a chi lo frequenta e lo frequenterà.
Per questo abbiamo deciso di organizzare per sabato 24 Gennaio una bella serata il cui ricavato sarà interamente destinato a ricomprare la strumentazione rubata. I dettagli dell' iniziativa verranno resi noti al più presto ma siamo sicuri che la la solidarietà di compagni e compagne e dei semplici frequentatori abituali dello spazio non mancherà in qualsiasi caso.
Questo weekend sarà ricco di iniziative a Soy Mendel. Venerdì, Sabato e Domenica saranno tre giorni di musica, presentazione di libri, allegria e dibattiti. Riempire Mendel di gente, stare insieme, divertirsi e progettare sono per noi il miglior modo per superare un ostacolo che siamo sicuri ci renderà ancora più forti.
Vi aspettiamo numerosi!
Le compagne e i compagni di Soy Mendel

SABATO 24 GENNAIO: MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIFASCISTA A CREMONA!

Sabato saremo a Cremona per partecipare alla manifestazione nazionale indetta dai compagn* del Csa Dordoni dopo i gravi fatti di Domenica.
Il nostro pensiero in questi giorni è tutto per Emilio e per tutti i ragazz* del Dordoni.
Terremo informati tutti sulle modalità con cui Mendel e le realtà milanesi raggiungeranno Cremona.
Di sotto l'appello per la manifestazione antifascista:

Emilio, un compagno di tante lotte e tante battaglie, è in ospedale in coma farmacologico con una emorragia cerebrale estesa a causa di un assalto squadrista al centro sociale Dordoni di Cremona.
L'attacco premeditato e scientificamente organizzato dai fascisti di CasaPound cremonesi, in combutta con altri militanti di estrema destra provenienti da fuori città, ha trovato una risposta determinata da parte dei compagni presenti nel centro sociale, ma purtroppo Emilio è stato colpito alla testa da diverse sprangate.
I fascisti si sono accaniti sopra ad Emilio fino a quando è stato portato in sicurezza all'interno del centro sociale; è stata, tuttavia, immediatamente chiara la gravità del suo stato di salute.
Infame è stato il comportamento della polizia che ha semplicemente identificato gli assaltatori e successivamente, per permettere loro di andarsene indisturbati, ha violentemente caricato il presidio di antifascist* radunatesi sul posto.
Per esprime totale vicinanza e solidarietà con Emilio è stata indetta:
Lunedì 19 gennaio una giornata nazionale di mobilitazione diffusa nei territori
Contro squadristi, polizia e istituzioni conniventi:
Sabato 24 gennaio un corteo nazionale antifascista, determinato, autodifeso e militante con la parola d'ordine: chiudere subito tutte le sedi fasciste!
Pagherete caro! Pagherete tutto!

Sabato 24 gennaio, tutta la Milano antifascista e antirazzista si da appuntamento in stazione Centrale per partire insieme verso il CORTEO NAZIONALE ANTIFASCISTA a Cremona, in solidarietà ai compagni del CSA DORDONI.
appuntamento alle ore 13.30 nell'atrio delle biglietterie.


Per chi viene direttamente a Cremona il concentramento sarà alle ore 15 in via Mantova 7 davanti al Csa Dordoni  

DOMENICA 25 GENNAIO - PRESENTAZIONE MUSICATA DEL LIBRO "LESSICO DEVIANTE" DI PATRIZIA CECCONI


VENERDI 23 GENNAIO - RICORDIAMO ROBERTO FRANCESCHI


VENERDI 23 GENNAIO - NO EXPO BENEFIT NIGHT CON TEPPA BROS (DJ SET OUTTA FROM LO STATO SOCIALE)

Soy Mendel e Collettivo Controvento presentano:

No Expo Benefit Party venerdì 23 gennaio a Soy Mendel.
Doppio dj set con TEPPA BROS. , ovvero Bebo e Albi dello Stato Sociale. Cuffie e cd come strumenti per far ballare per tutta la notte. Con loro a dividere la consolle Andrea Cegna.

Opening Act: FEDERICO OLIVERIO in live set

Ingresso a sottoscrizione per sostenere la lotta No Expo.


COMUNICATO A SEGUITO DEI FURTI A SOY MENDEL

In questo ultimo mese per ben due volte si sono introdotti all' interno di Soy Mendel.
Il primo episodio è avvenuto verso metà Dicembre e chi è entrato all' interno dello spazio ha rubato pochi euro presenti in cassa e spaccato un po' di bottiglie di vetro nello spazio bar.
Il secondo furto invece è avvenuto nella notte tra sabato 17 Gennaio e Domenica 18 Gennaio e questa volta all' interno dello spazio sono state rubate delle strumentazioni per un valore circa di 1000 euro.
Facciamo proprio fatica a capire cosa spinga qualcuno ad entrare a rubare in un posto come Mendel. Spazi dove ogni singolo oggetto presente al suo interno è frutto di uno sforzo collettivo e soprattutto dove ogni singola cosa è li per essere a disposizione di tutti.
Il materiale rubato ci era stato prestato da un compagno per permetterci di fare le prime serate dopo l'occupazione e per mettere in moto quel meccanisimo di autofinanziamento necessario a far vivere il centro. Tutto verrà ricomprato al più presto alla persona interessata a cui dobbiamo davvero tanto e che ringraziamo pubblicamente per la grossa spinta iniziale che ci ha dato.
Questa spesa va ad accumularsi alle tante che dal 4 Ottobre, giorno dell' occupazione, ad oggi stiamo continuando ad affrontare per mettere a posto Soy Mendel e la sua struttura. Questo è un percorso che abbiamo deciso di affrontare assieme consapevoli degli sforzi economici che, soprattutto all' inizio, avremmo dovuto affrontare. Ci sono compagn* che ancora devono rientrare dei soldi anticipati e le serata fatte fino ad ora non sono riuscite ancora a coprire tutti i debiti.
Non siamo qui a piangerci addosso ne a denunciare qualcosa o qualcuno. Ma non possiamo negare che il furto di questo weekend ci mette un po in difficoltà in un momento in cui cominciavamo ad avere una certa stabilità e in cui si era deciso di investire ulteriormente avviando nuovi progetti (come la costruzione di una vera palestra popolare) e per rendere lo spazio ancora più vivibile a chi lo frequenta e lo frequenterà.
Per questo abbiamo deciso di organizzare per sabato 24 Gennaio una bella serata il cui ricavato sarà interamente destinato a ricomprare la strumentazione rubata. I dettagli dell' iniziativa verranno resi noti al più presto ma siamo sicuri che la la solidarietà di compagni e compagne e dei semplici frequentatori abituali dello spazio non mancherà in qualsiasi caso.
Questo weekend sarà ricco di iniziative a Soy Mendel. Venerdì, Sabato e Domenica saranno tre giorni di musica, presentazione di libri, allegria e dibattiti. Riempire Mendel di gente, stare insieme, divertirsi e progettare sono per noi il miglior modo per superare un ostacolo che siamo sicuri ci renderà ancora più forti.
Vi aspettiamo numerosi!

Le compagne e i compagni di Soy Mendel

VENERDI 23 GENNAIO - NO EXPO BENEFIT PARTY CON: TEPPA BROS (dj set outta LO STATO SOCIALE) vs CEGNA DJ

No Expo Benefit Party venerdì 23 gennaio a Soy Mendel:
Doppio dj set con TEPPA BROS. , ovvero Bebo e Albi dello Stato Sociale. Cuffie e cd come strumenti per far ballare per tutta la notte. Con loro a dividere la consolle Andrea Cegna.

Ingresso a sottoscrizione per sostenere la lotta No Expo.


GIOVEDI 22 GENNAIO - VERSO IL 12° ANNIVERSARIO DI DAX

http://www.daxresiste.org/2015/01/verso-il-xii-anniversario-di-dax/

VERSO IL XII ANNIVERSARIO DI DAX
Assemblea giovedì 22 gennaio ore 21:00 Villalta Rozzano via Carducci 1
Nell’avvicinarci al dodicesimo anniversario della Notte Nera di Milano, l’associazione Dax 16marzo2003 convoca un’assemblea aperta a collettività e soggettività che hanno a cuore la memoria di quella notte.
Dopo il corteo antifascista e anticapitalista del decennale, la pubblicazione del libro “Resisto!” nel 2014, quest’anno ci troviamo di fronte a un nuovo passaggio che dev’essere condiviso e compiuto in maniera allargata. Un passaggio stimolato dalle riflessioni contenute nella lettera della Rosa che riportiamo a seguire. Le sue parole di madre impongono di ripesare il momento del ricordo che ha tradizionalmente caratterizzato la serata del 16 marzo. Parole che colpiscono nel profondo e che non leggiamo in senso restrittivo ma come stimolo a trovare forme nuove e magari più efficaci con cui onorare un compagno. Una storia, quella della Notte Nera, che deve appartenere alla città, all’interno di quel passaggio che abbiamo voluto avviare con il decennale.
Per questo vi invitiamo a partecipare giovedì 22 gennaio ore 21:00 Villalta Rozzano via Carducci 1
 Associazione Dax 16marzo2003

Care compagne/i,
anche quest’ anno sta per arrivare il per me maledetto 16 marzo con tutta la carica di rabbia e dolore. Da 12 anni ormai abbiamo condiviso le giornate prima o appena dopo il 16 con tantissime iniziative per ricordare Dax, concentrando per la serata del 16 il presidio in via Brioschi con tutto ciò che sappiamo in fatto di interventi vari dal palco per poi muoverci in corteo verso via Gola. Ho sempre preso parte a tutto e ogni anno per me il corteo diventa più pesante in quanto mi carica di troppa tensione e fino a quando non so che tutti sono andati via sani e salvi mi sento quasi responsabile di ognuno di Voi per ciò che potrebbe succedere incrociando il commissariato di via Tabacchi sempre più ostile.
Quindi ho fatto i miei ragionamenti che voglio condividere anche con Voi, risolviamo qualche cosa di positivo rischiando botte e denunce? non è meglio incanalare le nostre forze sui problemi che stavano tanto a cuore a Dax? Io penso che continuare a essere presenti e a lottare tutto l’anno con le sue bandiere contro gli sfratti sia cosa che poteva rendere felice Dax, essere presente con le sue bandiere di DAX Resiste quando si difende un posto di lavoro , o un territorio, o una lotta per la scuola pubblica, la sanità pubblica, acqua pubblica, giornate antifasciste e tante altre iniziative sia rendere onore a Dax.
Poi penso che sia anche arrivato per me e la mia famiglia il tempo di vivere l’immenso dolore e rabbia come qualsiasi famiglia alla quale è stato tolto quanto di più caro avessimo (nostro figlio) e quindi per quella sera solo dolore, ricordo,. Non so se sono riuscita a mettere a nudo quello che provo (in tanti mi dicono be non sei obbligata a partecipare se non te la senti) ma non ci riesco a non essere con voi, io in quella stramaledetta via non ci vado mai a parte il 16 Marzo, a differenza di Haidi che in piazza Alimonda ci torna tutti giorni perchè li vede Carlo lottare, io li non vedo Dax lottare ma solo morire, le sue lotte erano altrove.

Grazie per essermi sempre vicini, grazie per aver portato avanti ciò in cui Dax credeva ognuno per quanto ha potuto e saputo far.un abbraccio immenso a tutte/ti

MERCOLEDI 21 GENNAIO - PRESIDIO ANTIRAZZISTA E ANTIFASCISTA: DA MILANO SOLIDALI E COMPLICI AL DORDONI DI CREMONA #EMILIORESISTI!

Mercoledi alle ore 18 saremo in Piazza San Babila per partecipare al presidio. Complici e solidali con il CSA Dordoni !!!!

















Domenica scorsa oltre 60 fascisti legati a Casa Pound hanno teso un vile agguato ai compagni del CSA DORDONI davanti al centro sociale.

Gli 8 compagni che si trovavano al Dordoni hanno difeso lo spazio, ma Emilio è caduto ed è stato colpito da numerosissime sprangate al volto. Ora Emilio è in coma, in gravissime condizioni e con un'emorragia celebrale estesa.

I fatti di Cremona sono gravissimi e non rimarranno senza risposta. Dalla Milano meticcia, antirazzista e antifascista vogliamo portare la nostra solidarietà e complicità a Cremona.

Non vogliamo vedere nelle nostre città fascisti e razzisti che seminano odio e guerra tra poveri, non possiamo accettare che simili squadristi assassini si sentano legittimati e tutelati da partiti altrettanto vergognosi come la Lega Nord, che se ne stanno servendo come servizio d'ordine per il lavoro sporco.

Mercoledì 21 gennaio invitiamo tutte e tutti ad essere in piazza SAN BABILA, per una manifestazione della Milano che ama la libertà e rifiuta fascisti e razzisti,

Sabato 24 gennaio andremo tutti insieme da Milano a Cremona per il corteo nazionale convocato lì.
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Di seguito il testo del Dordoni di Cremona:

Emilio, un compagno di tante lotte e tante battaglie, è in ospedale in coma farmacologico con una emorragia cerebrale estesa a causa di un assalto squadrista al centro sociale Dordoni.

L'attacco premeditato e scientificamente organizzato dai fascisti di CasaPound cremonesi, in combutta con altri militanti di estrema destra provenienti da fuori città, ha trovato una risposta determinata da parte dei compagni presenti nel centro sociale, ma purtroppo Emilio è stato colpito alla testa da diverse sprangate.

I fascisti si sono accaniti sopra ad Emilio fino a quando è stato portato in sicurezza all'interno del centro sociale; è stata, tuttavia, immediatamente chiara la gravità del suo stato di salute.

Infame è stato il comportamento della polizia che ha semplicemente identificato gli assaltatori e successivamente, per permettere loro di andarsene indisturbati, ha caricato il presidio di antifascist* radunatesi sul posto.

UNIVERSITA' CHIUSA? PRENDIAMO SPAZIO IN VIA MASCAGNI 6

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Nella Milano che rivendica la libertà di espressione le porte dell’Università statale rimangono chiuse a studenti, docenti, lavoratori e la città intera.
Nella Milano dove Expo patrocina iniziative omofobe perché “Expo lascia spazio a posizioni diverse e a volte antitetiche tra di loro”, si chiude un luogo di cultura per impedire dibattito e confronto.
Nella città di Expo le direttive sono chiare: impedire lo sviluppo di discorsi critici e lo scambio di saperi in relazione al grande evento e cristallizzare un modello di società in cui non c’è spazio per l’autodeterminazione di sé, del proprio corpo, del proprio diritto alla città.
Oggi l’Università Statale di Milano è stata blindata per “motivi di sicurezza”. Serrata, chiusa fino lunedì per ostacolare la realizzazione di un’assemblea nazionale di confronto su Expo, la corruzione e speculazione che lo caratterizza, le conseguenze che il grande evento avrà e che sta già avendo sul territorio nazionale in tema di diritti, reddito e lavoro.
Non vogliamo cadere nella trappola di chi vuole costruire un “nemico pubblico” e un clima di tensione, perché condividere con la città di Milano temi, contenuti e opinioni è la cosa più importante.
La due giorni si svolgerà nello spazio di via Mascagni 6,  luogo simbolo delle politiche che caratterizzano la città di Expo: svendita del patrimonio pubblico e PGT.

Invitiamo tutte e tutti a sostenere la libertà di espressione e a partecipare a questo ricco programma:
Venerdì 16 gennaio
dalle 19.30: teatro contadino, aperitivo bio, serata hiphop, balkan e reggae vs expo e omofobia!

Sabato 17 gennaio
h11-12.30
“Expo e genere”
“Riappropriazioni debite”
“Atenei contro Expo2015″
h12.30-13 pausa pranzo
h13-14.30
“ExpoxXChi? Casa, reddito, saperi”
“I tentacoli di Expo”
“Destituire la metropoli”
Approfondimenti workshop: http://www.noexpo.org/2015/01/13/assemblea-nazionale-noexpo-17g-programma-e-workshop/

VERRA' IL NOSTRO GIORNO! CIAO TEO...


VENERDI 16 GENNAIO - JOHNNIE SELFISH & THE WORRIED MEN LIVE

Venerdì 16 Gennaio dalle ore 22 riprendono i grandi concerti dal vivo a Soy Mendel.

Country e Folk si mescolano assieme in maniera magica da almeno 8 anni dalle parti di Milano.

Da Milano al mondo intero il passo e breve, così Giappone e Australia, oltre all'Europa, sono i luoghi dove Johnnie Selfish & the Worried Men band porta la sua musica.

Capita che a volte passino dalle parti di Milano, e così venerdì 16 gennaio saranno a Soy Mendel



SABATO 17 GENNAIO - ASSEMBLEA NAZIONALE #NOEXPO #17G – PROGRAMMA e WORKSHOP

da Rete dell’Attitudine NoExpo

A pochi mesi dall’inizio di Expo2015, questioni che vengono da lontano portano i nodi al pettine.
Il  percorso NoExpo iniziato nel 2007, ben prima dell’assegnazione  dell’esposizione universale a Milano,  ha accolto negli anni una pluralità di soggetti e affermato un o pensiero critico rispetto alle logiche e ai processi imposti dai megaeventi e dalle grandi opere al tessuto sociale e urbano della città.
E’ venuto il momento di scioglierle i nodi e chiedere conto di quanto denunciamo da allora.
Sin  dall’inizio abbiamo osservato come preoccupanti politiche di governo  del territorio, già in essere nel tessuto metropolitano, abbiano subito  un’accelerazione grazie al volano Expo, in primis il PGT, di cui è unico  orizzonte progettuale e temporale. I processi di trasformazione consegnano la città alle logiche del mercato a tutto svantaggio di una  sola parte della popolazione, quella che ha uno scarso potere economico.  Abbiamo parlato di città vetrina per descrivere un aggressivo marketing territoriale che privilegiava il  restyling delle vie dello shopping,  rispetto al potenziamento dei servizi alla persona e  rispetto alla  riqualificazione delle periferie. Non è un caso se la lotta per la casa è  diventata un’ emergenza,la spina nel fianco di una metropoli proiettata  verso il grande evento. Expo rappresenta un modello impermeabile al  bisogno espresso dai comitati di lotta per la casa, il diritto  all’abitare. Così come la crescente politica di sgomberi è funzionale a  creare una città da esporre, ma non da vivere.  
Expopolis:  debito, cemento e precarietà, tre assi attraverso cui leggere il  dispositivo Expo2015 come lo strumento utile all’appropriazione indebita  di denaro pubblico, all’esproprio del verde pubblico/dello spazio  pubblico, alla cancallazione dei diritti dei lavoratori. Negli ultimi  mesi, è diventataaiuto! evidente la necessità organizzativa del grande  evento di operare in un contesto straordinario, in cui l’amministrazione  ordinaria è limitata e gli strumenti democratici sospesi. Lo stato  d’eccezione imposto dal commissariamento è diventato così un modus  operandi che ha reso  Expo2015 il dispositivo più insidioso lasciato in  eredità all’intero Paese e codificato con l’introduzione del decreto  SbloccaItalia. Un modello che da anni sperimenta il suo aspetto  repressivo contro la lotta NoTav, attraverso la militarizzazione del  territorio e la criminalizzazione del dissenso.

Abbiamo  denunciato la falsità della narrazione attorno a Expo, tra sponsor  imbarazzanti (Nestlè, Dupont, Coca Cola) e partner impresentabili, su  tutti i rappresentanti del sionismo israeliano che saranno tra i  partecipanti di rilievo e che da oltre sessant’anni derubano i  palestinesi di terra e risorse opprimendo un’intero popolo. Una  corruzione culturale prima che politica che trova il culmine con il  protocollo sindacale d’intesa per Expo2015, antesignano per contenuti  del JobsAct; un accordo che limita i diritti, impone il lavoro gratuito  per il “bene collettivo” (a vantaggio di una Spa) e attacca il diritto  di sciopero. Un modello che gli studenti stanno ostacolando e  boicottando, perché dietro a parole come solidarietà e altruismo, si  trasforma la scuola in una risorsa al servizio del mercato e non del  sapere, e l’università in una macchina che genera precar@. “Io non  lavoro gratis per Expo” e’ lo slogan che accompagna una mobilitazione  che vuole minare le basi di un sistema di precarizzazione diffusa.
Immaginari  e materialità del megaevento non sono intoccabili però. Una  testimonianza su tutte, è la lotta NoCanal contro la via d’acqua di  Expo2015, che ha reso evidente la possibilità di creare un’opposizione  sociale ad una grande, inutile e dannosa opera: un’opposizione in grado  di resistere per mesi e di ottenere sostanziali vittorie, tuttora in  sospeso, ma utili a fornirci un precedente che ci racconta una storia in  cui il termine “resistenza” non coincide con velleitarismo.
Abbiamo  dichiarato il nostro 2015 NoExpo pubblicamente nel corso dei NEDs, lo  scorso maggio, lo abbiamo ribadito in piazza il 12 ottobre scorso e  durante lo sciopero sociale, il 14 di novembre. La Rete dell’Attitudine  NoExpo si muove per contrastare la pervasività di Expo attraverso  un’azione che inevitabilmente avrà nel 1 maggio 2015, nei giorni a  precedere e in quelli a seguire l’apertura dei cancelli del grande  evento, un momento cruciale, ma che guarda, ben al di là di Expo, a  un’altra idea di città.
Le differenti declinazioni con cui la  Rete sta configurando il NoExpo stanno producendo un piano di  avvicinamento e varie proposte di iniziativa. Invece che “Nutrire il  Pianeta” nutriremo il conflitto aprendoci a tutt@ coloro che vorranno  condividere le pratiche da mettere in campo in questo fondamentale  momento crocevia delle trasformazioni economiche e sociali di questo  paese ed oltre.
L’ambizione di costruire un’opposizione sociale a  Expo2015 e al sistema di potere che lo regge riguarda tutta Italia.  Cosí come il paradigma Expo e il modello Milano è oggi la punta di  diamante di una strategia allo stesso modo in tutto il paese ci si  oppone alle grandi opere, a partire dalla Val di Susa e dal suo esempio  virtuoso di lotta popolare vincente. Vorremmo che tutto il paese  sentisse propria la campagna di avvicinamento al 1 maggio, la  costruzione delle giornate di maggio e dei sei mesi successivi e di  quanto verrà dopo, facendo delle differenze risorsa per la costruzione  di una intelligenza e di un potenza collettiva in grado di dare vita a  pratiche comuni.
Il 17 gennaio prossimo vogliamo rilanciare  analisi e concetti sinora espressi, approfondire le diverse tematiche  costituenti l’alternativa a questo modello di sviluppo, intrecciarci con  altre realtà di lotta per portare avanti un cammino in direzione verso e  oltre Expo2015 in grado di divenire strumento per un cambiodirotta a  questo punto non più rinviabile. A Milano, nell’intero paese, ovunque.  Vogliamo portare avanti questi ragionamenti e condividere le proposte in  una giornata di confronto, il 17 gennaio all’Università Statale di  Milano, dalle 10.30 della mattina con workshop tematici e nel pomeriggio per un’assemblea nazionale che condivida e definisca il  programma delle iniziative. 
Nel 2015 l’uscita dalla crisi sociale percorre anche la strada dell’opposizione ad Expo!
Le compagne e i compagni della rete Attitudine NoExpo
















Il programma completo dell’Assemblea Nazionale No Expo in programma Sabato 17/1 a Milano.

La plenaria della prima Assemblea Nazionale NoExpo comincerà alle ore 15 in Università degli Studi di Milano – via festa del perdono (M1 – duomo).
Al mattino, a cominciare dalle ore 10.30, si terranno diversi workshop tematici:
Genere ed Expo
Expo 2015 non è “solo” debito, cemento e precarietà, ma è anche l’alibi per mettere in campo stereotipi e modelli di controllo e normalizzazione, soprattutto delle identità di genere. In questo quadro ci interessa soffermarci e capire il significato che assumono la campagna WomenForExpo e il pinkwashing messo in atto per cercare di attrarre e soddisfare il turismo omosessuale, oltre a mettere a valore contenuti e pratiche trasversali alle reti e ai soggetti che le compongono.
No expo in ogni città – Riappropriazioni debite
Expo2015 visto da Bergamo è un misto di scuse e mimetizzazioni, in una sola parola: Expo come acceleratore.
Il disastro Brebemi, l’ampliamento dell’aeroporto Caravaggio e altre opere più o meno connesse, sono state concepite prima e aldilà di Expo ma ormai da mesi (o anni) gestori, amministratori e giornalisti al soldo, prendono in prestito la data del primo maggio 2015 per giustificare opere e fondi che senso non ne hanno. Questo tipo di ricadute del mega evento sono presenti su tutto il territorio nazionale, l’obiettivo è quello di condividerle per rafforzare e rilanciare la necessità di sabotare Expo. Centrale è il tema della riappropriazione: svelare la contraddizione tra il mantra dell’austerity e i fondi predati dagli stessi paladini della trojka nelle speculazioni di Expo, ma non solo, è propedeutico alla riappropriazione delle ricchezze comuni espropriate attraverso la speculazione. Ogni speculazione, ogni grande opera inutile, in sostanza ogni meccanismo predatorio, per sua stessa natura ci fa vantare un credito esigibile tramite la lotta, con l’obiettivo di recuperare ciò che ci è stato tolto. Sfruttando il momento in cui moltissime realtà nazionali si incontrano per amplificare il percorso dell’attitudine no Expo, vogliamo mettere in sistema le intelligenze per trovare delle pratiche di riappropriazione.
Le risorse ingurgitate dal dispositivo capitalista sono probabilmente perdute e ci spingono a trovare forme attraverso le quali prenderci ciò che ci spetta, per realizzare no Expo in ogni città.
Expoxchi? Tutte le (vere) opportunità di Expò 2015, casa – saperi – reddito
Expò 2015 è una “gigantesca opportunità”. questa è la retorica principale grazie a cui il potere giustifica e produce consenso (per quello che ancora gli serve) intorno al grande evento e soprattutto intorno al modello predatorio che Expo rappresenta. C’è chi è affascinato dai colossi di vetro e di cemento mentre si scatena la guerra ai poveri nei quartieri popolari. C’è chi chi crede e spera che facendo il volontario avrà un futuro sicuro e garantito, mentre il governo Renzi ne approfitta per approvare il Jobs Act. C’è chi crede che l’evento porterà ricchezza, quando ogni singolo precedente in tutto il mondo palesa il contrario. C’è chi crede che mettere la propria intelligenza a profitto per Expo sia la sua chance di carriera e non pensa a mettersi a servizio dei bisogni di chi vive i territori. Di fronte al “modello expo” non può restare margine per le illusioni ed è proprio nella disillusione che si radica la possibilità della soggettivazione, dell’organizzazione, dell’incontro, della rabbia, della resistenza, della riappropriazione e del mutuo soccorso. Expo lo blocchiamo ogni volta che blocchiamo uno sgombero lì dove vogliono alzare un nuovo grattacielo, ogni volta che ci riprendiamo un pezzo di città sottraendolo alla rendita. Fermiamo un pezzo di Expo con ogni lotta dal basso per una vita degna contro il loro profitto. Ne parliamo a partire dalle lotte territoriali per la casa, per la riappropriazione di reddito e di sapere.
I tentacoli di expo sul mondo della formazione
Indagine sugli aspetti del lavoro gratuito e delle diverse forme che prende in relazione ad Expo. Laboratorio interattivo di acquisizione di conoscenze e scambio di esperienze per creare una rete di comunicazione studentesca che incida sul blocco del meccanismo del lavorare gratis
Atenei contro expo2015
In occasione dell’assemblea nazionale del 17 Gennaio 2015 gli studenti e le studentesse degli atenei milanesi che hanno partecipato alla campagna ”Io non lavoro gratis per expo” vi invitano a un tavolo di lavoro dove vi presenteranno il percorso politico svolto fin’ora. Dal combattere i posti di lavoro non retribuiti allo smascherare lo sporco che si nasconde dietro ai grandi marchi che saranno i protagonisti di Expo abbiamo prodotto dei dossier di approfondimento che utilizzeremo per gettare le basi alla stesura di un documento che intendiamo creare assieme a studenti e studentesse di tutti gli atenei Italiani. Oltre al documento miriamo a creare una rete di contatti tra le realtà universitarie.
Destituire la metropoli
Proveremo a declinare cosa intendiamo quando diciamo che la metropoli è la madre di tutti i dispositivi e il brodo di cultura spazio temporale del capitalismo . Partiremo dalla domanda ” come scioperare un metropoli e approderemo al paradigma expo.

SABATO 10 GENNAIO - IL TEATRO INOPPORTUNO

Serata teatrale: In scena tre rappresentazioni liberamente tratte dall'opera dell'autore argentino Copi.
Fuggito in Francia a causa delle idee anarchiche dei genitori durante la dittatura Peronista, Copi scrive e mette in scena le sue opere provocatorie, contro il perbenismo della borghesia parigina degli anni '60. Travestiti, omosessuali, frigoriferi, droghe, topi, omicidi. 


Serata INOPPORTUNA al SOY MENDEL!

dalle h. 21.00:

IL FRIGO
con Daniela Boselli e Roberto Scaringella
Durata: 14 minuti
L. proprietaria della casa, trova un frigorifero di grandi dimensioni nel suo appartamento. Questo evento sconvolge la vita di L. e Goliatha la sua governante. Ma cos’è il frigorifero? Un detective, l’agente, la dottoressa, sono alcuni dei personaggi della storia.
Ma sono tutte fantasie o è la realtà..

LA DONNA SEDUTA
con Ottavio Tonti e Serafina De Lonti
Durata: 15 minuti
Tratto dall’omonima striscia di Copi.
Il folle e spudorato dialogo fra una donna ‘molto’ vissuta e i suoi curiosi figli.

LE 4 GEMELLE
con Domenico D’Apice, Paolo Piccinini,
Alessandro Pavia, Luca Gibertini
Regia: Domenico D’Apice Musiche: Luca Gibertini
Durata: 50 minuti
Maria e Leila Smith. Fougère e Josephine. Due coppie di gemelle travestite attempate e viziose.La trama impossibile tra morti e resuscitazioni, tra coltelli, pistole,siringhe, droghe, attimi di poesia alternati a situazioni da rapina, da omicidio ci porterà a
conoscere la vita e il carattere delle quattro gemelle che non manca di lieto fine (!?!)

A SEGUIRE MUSICA CON DJ
STARS ON FORTYFIVE!


DOMENICA 11 GENNAIO - RASSEGNA CINEMATOGRAFICA "KEFIAH E POPCORN": OMAR DI HANY ABU-ASSAD

Domenica 11 a Soy Mendel verrà proiettato in anteprima assosulta in film "OMAR" di HANY ABU-ASSAD

Ore 19: aperitivo popolare
Ore 21: inizio proiezione


Omar è un giovane fornaio palestinese abituato a scavalcare il muro della separazione, schivando proiettili e sorveglianti, per far visita alla ragazza di cui è innamorato, la liceale Nadia. Con il fratello di Nadia, Tarek, e un terzo compagno, Amjad, Omar condivide un'amicizia decennale e un'attività clandestina di addestramento per la causa della liberazione della Palestina. Caduto prigioniero, dopo aver partecipato all'uccisione di un soldato, Omar resiste alla tortura e viene invitato a scegliere tra il carcere a vita o la collaborazione con la polizia israeliana.
Il regista di Paradise Now torna in Palestina e gira tra Nablus, Nazareth e Bisan con una troupe esclusivamente di locali, molti dei quali alla prima esperienza. Eppure il risultato è solido, il ritmo incalzante, le performances dei quattro protagonisti (tutti esordienti) non meno che sorprendenti. Il risultato più alto, in tutti i casi, è la mescolanza riuscita di veridicità delle immagini e delle storie raccontate con lo spettacolo del ritmo e della tensione che la regia sa assicurare.
Hany Abu-Assad non giudica, non esalta né demonizza: nel racconto di un amore confidente e tragico trova tutti gli ingredienti che gli bastano per assicurarsi un fondo sicuro ed emotivo sul quale innestare elementi di genere (spie, tradimenti, doppiogiochismo), sempre e comunque aderenti al contesto e umanamente credibili. La sensazione di trappola autodistruttiva in cui si ritrova in breve il protagonista è chiaramente una metafora della situazione palestinese sotto l'occupazione, ma l'intelligenza del regista sta nel non presentarla come una premessa, bensì di seguire passo passo l'avvilupparsi su se stesso del destino di Omar e della sua Giulietta, fino alla scena emblematica in cui scalare il muro non è più un gioco da "ragazzi", perché certe energie sono state spente per sempre.
Forse Omar non possiede il miglior finale possibile, ma è nell'immagine iniziale della barriera divisoria che sta il senso di quel che racconta per tutti i minuti a venire: i palestinesi sono separati tra loro (amici, amanti, famigliari) da un atto di forza a cui non hanno i mezzi per opporsi. Per questo, pur mantenendo la sospensione del giudizio e mostrando luci e ombre della gioventù che ritrae, la posizione di Abu-Assad è meno imperscrutabile rispetto a quanto accadeva in Paradise Now e il film ne guadagna, apparendo meno mirato a dividere e più interessato a raccontare.

MERCOLEDI 7 GENNAIO : PARTE IL CORSO DI KARATE


















A partire da mercoledì 7 Gennaio 2014 ogni mercoledi e ogni venerdi dalle 20 alle 21 Soy Mendel ospiterà il corso di Karate.
Il corso costerà 20 euro al mese per finanziare le attività dello spazio e la sistemazione della futura palestra popolare.

Portare abbigliamento comodo e scarpe morbide.