6-7-8 MARZO : RAINBOW ROCK REVOLUTION mIsSiOn " Queer Gender Queen "

L . A . S . & SOY MENDEL
Presentano  RAINBOW ROCK REVOLUTION <  - MiSsiOn - “ QUEER GENDER QUEEN “
Perché il genere non si scavalca, si vive !
 

 Una tre giorni in assoluto rispetto amore e pace !

Venerdì 6 Marzo

“ RieducationaLove “ In : ‘ Privata Collezione ‘ & SoyMendel Cineforum
Invitano alla visione del Film : “Beautiful Boxer” di Ekachai Uekrongtham
Partecipa anche tu al Mini Concorso “ Quello che sento “
Nella serata del 7 saranno estratti due premi: 1 per il miglior commento e 1 per la miglior recensione scritto da voi visitatori.

Sabato 7 Marzo

“ QUEER GENDER BY NIGHT “ Megaseratona dalle ore 21 con ingresso a 3 Euro
in Compagnia dei TROVA L’INTRUSO On Stage Performance dalle 22.00 !
+ Elezione di ‘Miss Queer Gender Queen 2015’ ( prima mondiale assoluta ) presentata dall’insuperabile e sublime JULY HOLE alias LADY MORPHINE direttamente dal Regno Unito U.K.
+ La Stanza dell’Amore “ Peace and Love Power Room “ Attiva dalle 24.00, dove si potrà giocare e divertirsi, chiaccherando in comunità e in confidenza, per una regressione matura all’adolescenza e sperimentare la bellezza nel rispetto dell’amore e dei sentimenti. Grazie anche al contributo del Progetto “ Contatto Sicuro “ e Soy Mendel, saranno distribuiti durante la serata Condom Gratuiti.
+ “ Shake Your Booty Disco Play “ dalle 24.00 Potrai muovere il tuo culetto e sentirti viv* dentro !

Domenica 8 Marzo

‘ THE WOMAN COLORS ‘ Inizio serata dalle 21.00 con Diretta Radiofonica dal vivo Promossa da Rainbow Road Italia, la trasmissione dei diritti civili e della comunità glbtqi and friendly people italiana in onda su www.Shareradio.it
Intervista incentrata sulla vita di Ileana Minoia Belloni
Attivista dei diritti civili, sociali ed umani fin dagli anni 70 ( Ex Unione Donne Italiane U.D.I. e Partito Comunista P.C. Dal 2005 Militante in AGEDO ) + Lettura dei TAROCCHI DELLE DONNE dalle 22.30 circa In compagnia di Steven Belloni

MERCOLEDI 25 MARZO - ASSEMBLEA PUBBLICA : EXPO - VIA D'ACQUA: CHE FINE HA FATTO IL CANALE?







































EXPO - VIA D'ACQUA:
CHE FINE HA FATTO IL CANALE?

Dopo 15 mesi di azioni a difesa dei parchi e contro lo spreco di risorse pubbliche, i Comitati che hanno fermato il Canale di Expo promuovono una nuova assemblea pubblica per condividere con tutti i Cittadini la richiesta di:
- fermare l'inutile opera presso il fiume Olona di Via Appennini,
- bonificare l'area di Via Quarenghi
- iniziare i lavori di abbattimento/ricostruzione della scuola di Trenno prima dell'inizio di Expo.

Saranno presentate fotografie e video dei cantieri ancora aperti, comunicate notizie riguardanti le sostanze inquinanti movimentate nella cava tossica di via Quarenghi e nel cantiere di via Bolla, infine saranno illustrati costi e progetti opera acquisiti grazie al costante impegno degli attivisti.

Durante l'assemblea verrà anche presentato il libro:
#NOCANAL storia della lotta che ha messo a nudo Expo
(Una produzione Offtopiclab)

MERCOLEDI' 25 FEBBRAIO alle ore 20.30
presso la biblioteca QUARENGHI
Via Quarenghi 21 (MM1 Uruguay o Bonola)

Da lunedì 23 a sabato 28 febbraio sarà allestita presso i locali della biblioteca la mostra 'Fuori le ruspe dai parchi! Volti e immagini di una vittoria popolare'

Informazioni:
info.nocanal@autistici.org - noviadacqua@gmail.com - www.facebook/difendilparcotrenno

VENERDI 27 FEBBRAIO : ★SoYARD★ #2 _ w/ ZIZZAPAWA POSSE & SOULJAH REBEL CREW





































Dopo il successo dello scorso Dicembre, ritorna al Centro Sociale SOY MENDEL di Baggio

★SoYARD★

la nuova reggae night milanese!!!!
In collaborazione con i ragazzi del Centro Sociale Soy Mendel, l’intenzione è quella di offrire un appuntamento fisso che si terrà ogni ultimo week-end del mese, dedicato a tutti gli amanti della reggae music.
I resident sound Calabash Crew e OneHertz, accompagnati da vari ospiti vi porteranno good vibes, tanti sorrisi e momenti di aggregazione che possano anche contribuire al finanziamento delle attività del Cs., in particolar modo dopo i furti che hanno visto colpito il centro sociale e di conseguenza le sue attività.

Per questa seconda edizione ospiteremo due storici militant sound di Milano e della provincia milanese:

▶ ZIZZAPAWA POSSE (CS Cantiere Militant Sound)
https://www.facebook.com/pages/ZizzaPawaPosse/50127606259?sk=info&tab=page_info

▶ SOULJAH REBEL CREW (S.o.s. Fornace Resident Sound)
https://www.facebook.com/souljahrebel?fref=ts

Reeeeady fi di fire!?!!!?!


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-H: 22.00 till 4.00
-FREE SMOKING YARD
-BAR A PREZZI POPOLARI
-INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE: 3 EURO
-CENTRO SOCIALE SOY MENDEL (Via Cancano 5, Milano - Q.re Baggio). Raggiungibile con gli autobus 58, 63, 67, metro M1 Bisceglie (anche notturna).

SABATO 28 FEBBRAIO - CABARET, CLOWNERIE E DIVERTIMENTO

Sabato 28 febbraio sul palco di Soy Mendel si alternano quattro artisti tra musica, parole, tip tap e giocoleria con un solo grande obiettivo: farvi ridere.

1 MARZO : CORTEO MILANO SENZA FRONTIERE





































Affermare i diritti delle e dei migranti.
Costruire una società per tutte e tutti

Appello Primo Marzo 2015!

CASA.  È notte, sento bussare forte. Non so chi è, o meglio non vorrei saperlo. Da quando è giunta la lettera di sfratto non faccio altro che pensare a come sarà questo momento. Mio marito è sdraiato vicino a me, lo sento piangere anche se è voltato dall'altra parte; orgoglioso com'è non vuole farsi vedere! A me invece le lacrime rigano il viso senza sosta. Come faremo a svegliare Marisol e Armando per portarli fuori con questo buio? Sento urlare: "Aprite ufficiale giudiziario"! Ho paura. Vorrei tenere chiusa quella porta, o meglio, vorrei avere una casa dove non aver paura ad aprire la porta.
 
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LIBERTÀ SESSUALE.  Mi chiudo in bagno con l'emozione a mille, non vedo l'ora di provarmi il nuovo mascara che ho comprato con Samantha lunedì pomeriggio. Mi specchio. Ho le guance rosse. Beh, a dire la verità, le ho così tutte le volte che faccio qualcosa di nascosto. Tiro fuori mascara e rossetto, non so con quale dei due iniziare. Sento  bussare la porta. "Giuseppe, esci! Dai che mi aspettano, devo scappare!"  È mio fratello Luca, si farà bello per uscire con qualcuna. Nascondo i miei trucchi nella tasca della felpa. Mi do un’ultima occhiata, devo farmi la barba. Un giorno mi farò bella anch'io per qualcuno. Esco, mi arrendo alla società. Ma prometto a me stesso che è solo per ora. Un giorno sarò me stessa.

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LIBERTÀ DI CULTO.  Cammino spesso per Milano e tutte le volte  che sento delle campane cerco con gli occhi la chiesa più vicina. È una gioia sentirle e sapere che i miei fratelli e sorelle sono chiamati a pregare Dio in chiese grandissime e bellissime, piene di storia e di arte. Poi penso allo scantinato dove preghiamo noi, freddamente spoglio. Tutte le volte per entrare devo stare attenta a chinare la testa per non sbattere contro lo stipite della porta.
Vorrei un posto pieno di luce, di colori, pieno di gioia. Voglio anch'io pregare nella mia città, voglio pregare a Milano. 

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LAVORO.  Chiudo la porta dietro di me. Ho le lacrime agli occhi, ma non posso piangere. Un fabbro di 40 anni non piange mai. Sicuramente la situazione da qui a fine mese migliorerà. Non possono lasciarmi a casa dopo 10 anni di fedeltà. Dopo 10 anni di vita per questa fabbrica, per questo paese, per la parola lavoro. Cosa dirò a mia moglie, ai miei figli? Che cosa e chi sarò io da domani? 

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RAPPRESENTANZA.  Sono fuori dal comune. È sera ed è buio, ma il buio che ho dentro di me è peggio. Come si permettono di dirmi che non sono abbastanza per essere candidabile, che non ho le spalle coperte, che non sono di una famiglia importante?! Ho urlato loro che per fare il bene di questa città non bisogna mica avere queste sciocchezze, ma serve solo essere onesti, trasparenti e capaci, doti che loro neanche immaginano. Si sono fatti una grossa risata. Dentro di me ho pensato "un giorno farò il bene di questa città". Mi giro e mi accorgo di essere fissata da lui, pelle olivastra e occhi verdi come il mare. Scopro di aver pensato a voce alta: "Beata te" - mi dice con il capo chino - "almeno tu puoi votare!  Da straniero neanche quello, a me, è permesso fare".

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SCUOLA.  "Marco, io spengere te". "Si dice spingere Adel, spingere!" Da quando non viene più maestra Viola è Adel che spinge la mia carrozzella, mette in ordine il mio zaino e divide con me la sua merenda. La mamma mi ha detto che non posso più avere una maestra speciale tutta per me perché lo Stato non da più i soldi. Mi sono sentito perso, abbandonato. Le ho detto che avrei dato io i miei risparmi. Poi però è arrivato lui, grosso più di tutti gli altri bimbi, forte e buono. Non parla ancora bene l'italiano, ma neanche io parlo ancora bene l'inglese. Lo aiuterò a fare i compiti. In attesa che torni maestra Viola ho il mio amico Adel.
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Queste piccole o grandi storie umane non hanno colore, genere o nazionalità. Sono le storie di Giovanni e Anna ma anche quelle di Souad e Jorge, di chi ogni giorno lotta per il diritto ad una vita dignitosa!

Una società che non discrimina, una società senza razzismo,
è una società che può garantire i diritti di tutti e di tutte.

1 marzo 2015 - Ore 15.00 piazza Duomo
Per info e adesioni: stessabarcamilano@gmail.com

VENERDI 20 FEBBRAIO - BASS RIOT












DRUM'N'BASS * BREAKBEAT * FUTURE BASS

Dj-set 100% vinili:

:: C.i.m.A (cimasound.blogspot.com)
:: Sister F (Innercity Jungle/Bassyard)
:: Dj Molotov

Serata di autofinanziamento del S.O.Y MENDEL.

Contro il vuoto delle politiche per la socialità, l'occupazione è la risposta culturale e artistica per una sperimentazione sociale completamente sganciata dalle regole del commercio e da qualsiasi vincolo istituzionale.

SOSTIENI GLI SPAZI DI AUTOGESTIONE!

#bassline_roventi - #ritmi_serrati - #musica_scalciaculo

no business / no tessera arci-acsi-salcaz / no spaccio

Ingresso a offerta libera

SABATO 21 FEBBRAIO - MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV A TORINO

Sabato 21 Febbraio ore 14.00 concentramento in Piazza Statuto. Di sotto il lancio del coreteo:





































Ogni euro speso per il Tav è un euro rubato a qualcosa di utile per tutti e tutte, per questo recentemente 48 notav sono stati condannati ad oltre 140 anni di carcere e al risarcimento di 131.140 euro. Da oltre venticinque anni ci battiamo contro un’opera inutile e dannosa, non solo per il territorio e per la vita della Valsusa, ma per i bisogni e il futuro di tutti i cittadini. Parliamo di un progetto di cui nessuno, presidenti del consiglio, ministri della repubblica, commissari di governo, tecnici e docenti, è mai riuscito a dimostrare realmente la effettiva necessità per il nostro Paese. Al contrario, il movimento No Tav ha dimostrato in ogni sede, non solo come si possa fare a meno di una nuova linea veloce tra Torino e Lione, ma come questo progetto sia un attentato alle finanze pubbliche e che ogni risorsa dedicata al Tav sia sottratta alle vere esigenze della società. Mentre la crisi economica miete vittime quotidianamente e tutti i governi che si sono succeduti hanno concorso all’impoverimento generale, il “sistema tav” non è mai stato messo in discussione, anzi ha sempre avuto un assenso continuo da parte dei vari inquilini dei palazzi del potere, a prescindere, con la motivazione recitata a memoria: “ormai è stato deciso” o addirittura “lo vuole l’Europa”. Nessuna di queste due affermazioni è vera, l’opera è giorno dopo giorno sempre più messa in discussione proprio in Europa, l’organismo che dovrebbe cofinanziare il Tav. Il movimento No Tav ha sempre fatto la sua parte in questa vicenda, osteggiando con ogni mezzo possibile la realizzazione dell’opera, e per questo da oltre due anni frequenta quotidianamente le aule di tribunale se non le patrie galere. Non potendoci sconfiggere con altri mezzi, da oltre due anni è la magistratura a portare avanti con più determinazione gli interessi del “sistema Tav”, ingaggiando una campagna senza precedenti contro i No Tav, che ha visto solo negli ultimi due anni oltre mille indagati, decine di arresti, capi d’imputazione fantasiosi, risarcimenti esorbitanti, accuse di terrorismo, e solo poche settimane fa a 46 No Tav sono toccati 140 anni di prigione, ben 130 anni in più degli autori della strage del Vajont. 3 ragazzi sono ancora in carcere, 4 ai domiciliari e in decine non possono frequentare la Valle di Susa a causa dei fogli di via. Una costruzione capillare del nemico pubblico No Tav utile a difendere un progetto che vale al centimetro quanto un buon stipendio mensile: milleseicento euro. Questo quando ogni volta che piove ci tocca contare le vittime dell’incuria del territorio, quando cade il tetto di una scuola, quando una famiglia dorme in macchina, quando si taglia sul trasporto pubblico ma aumenta il biglietto per bus e tram, quando senza soldi non ci si può curare. E nonostante questo le priorità del governo rimangono sempre altre: come l’Expo di Milano, un vero e proprio affare per mafie e lobby, che ha trasformato Milano in un cantiere a cielo aperto, mentre viene spacciato come un’ occasione di rilancio per il nostro Paese. Se siamo colpevoli di batterci contro quest’immondo (quanto consapevole) spreco di denaro pubblico a favore di interessi di pochi non abbiamo problemi a dirlo: siamo tutti colpevoli, dal più anziano al più giovane, ed è per questo che invitiamo tutti alla manifestazione che si terrà sabato 21 febbraio a Torino. Vogliamo essere in tanti quel giorno perché la libertà è una cosa seria e come tale va trattata. Perché tutti insieme siamo imbattibili, perché fermarci è veramente impossibile.

DOMENICA 22 FEBBRAIO - IO STO CON LA SPOSA



































Dopo il successo del film OMAR continua la collaborazione tra Soy Mendel e BDS OUDAH con la rassegna KEFIAH e POPCORN.
Domenica dalle 21 proietteremo il documentario IO STO CON LA SPOSA.

Una favola di disobbedienza civile che risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità
Marzia Gandolfi

Per andare in scena si comincia sempre dal costume, l'abito creato apposta per gli attori e indossato durante la rappresentazione. Ma quello che il documentario di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman al Nassi racconta è la realtà di uomini e donne che hanno interpretato un ruolo e infilato un costume per beffare il destino e garantire un futuro a chi amano.
Documentario nomade finanziato 'dal basso', Io sto con la sposa mette letteralmente in schermo un matrimonio e il suo corteo di invitati mai così partecipi. Perché i cinque protagonisti di questa avventura sono in fuga dalla guerra e dal loro Paese fiaccato dalla belligeranza. Palestinesi e siriani sopravvissuti ai marosi, sbarcati a Lampedusa e decisi a raggiungere 'creativamente' la Svezia. Ad aiutarli un regista, un giornalista e un poeta sirano-palestinese convinti che nella vita prima o poi bisogna scegliere da che parte stare. Schierati da quella del sogno, disattendono le leggi del Vecchio Continente e arrivano in meta. Non la casa base ma una nuova casa, che alleggerisca a chi ha chiesto loro soccorso, le ragioni per cui hanno rischiato la vita, spaiato i loro affetti e abbandonato tutto quello che avevano costruito. Nel viaggio verso la Svezia, terra promessa e unica 'eccezione' europea che dal settembre 2013 concede il diritto di residenza a tutti i siriani che domandano asilo, i protagonisti si raccontano, rivelandoci chi è veramente un rifugiato e ricordandoci correttamente che nessuno sceglie di esserlo. Il dilemma, la condizione in cui una decisione si impone tra due o più alternative ugualmente indesiderabili, rappresenta in sintesi lo stato del profugo. Dittature, crolli di dittature, guerra, soprusi impongono a uomini e donne risposte immediate al problema, che molto spesso non si risolve poi nel compimento della scelta. Sono decisioni i cui effetti dolenti permangono anche dopo l'espatrio, condizionando la vita futura in diaspora. Così Alaa, partito con suo figlio Manar e lasciato il minore in Palestina senza sapere se lo rivedrà mai o se riuscirà mai a condurlo lontano dal pericolo e vicino al cuore. A non avere dilemmi nel consentire l'accesso al territorio e alla procedura di asilo, dovrebbero essere invece le autorità italiane, francesi o tedesche che siano. Autorità eluse con indocile grazia dagli autori che stanno con la sposa e la scortano per tremila chilometri, tingendo il loro documentario di un tono fiabesco. Una favola di disobbedienza civile che ha abbattuto gli orchi, che confida nel prossimo e che reagisce all'Europa, alle sue forme di contenimento, controllo, detenzione e respingimento. Azione politica in immagini, Io sto con la sposa solleva e risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità, il diritto delle persone a spostarsi senza impedimenti, sfuggendo guerre o dittature crudeli. A incarnare l'Odissea in costume nuziale, che muove da Milano alla volta di Stoccolma, passando per Marsiglia, Bochum e Copenaghen, due sposi e un solido e solidale contorno di comprimari, che hanno il volto di chi è 'affondato', di chi è riemerso, di chi come Manar 'rappa' la propria vita e i suoi pochi anni per dirsi al mondo e per dire al mondo che non si sente più straniero e che quello che desidera si trova finalmente in questo posto, a questo punto.

SABATO 14 FEBBRAIO - IN THE MOOD FOR BALKAN

















Sabato 14 Febbraio dalle 22.00

La notte di San Valentino entrano in gioco i ★ Barabba Gulasch ★ tra cuori di plastica, fiori cinesi sintetici e la reminiscenza di una dolce Little Italy, saranno l'incipit della vostra notte di passione.

Figli di migrazione contraria , del bastimento sbagliato... partito da Bitonto per New York e finito per errore a Trebisonda … ecco a voi i Barabba Gulasch!!
Marmaglia (ehm… fanfara) metallica di strimpellanti ambulanti pronti a commuovere con nostalgiche melodie di una Little Italy in versione turkmena e ad incalzare con levanti ritmi allo zenzero.
Un’epopea visionaria e rebetica, un festival di San Remo in salsa di paprika, uno Spaghetti Western nelle sconfinate terre del Patto di Varsavia al sapore di caffè turco e pummarola, di idrocarburo e crauti, al volante di una Trabant 601, tra Yugoplastika e Sputnik, tra San Gennaro e Santo Nicola, romanzando nuovi gol di Totò Schillaci e un’epica rivincita di Spasskij alla bruciante catastrofe scacchistica dell’estate del ’72…

A seguire ★ Gipsy-Brat Ufficial Sound System ★ un djset tutto balkanico pronto a fomentare il vostro rilascio dopaminico.

CORSO DI KARATE TORNA AL MERCOLEDI E AL VENERDI

Il corso di Karate dopo un breve tentativo di spostamento effettuato la scorsa settimana torna ad essere ogni mercoledì o ogni venerdì per permettere a tutti corsisti di poter partecipare.

VENERDI 6 FEBBRAIO : DJSET CON IMPO & IMPATTY & CHAMAKO


















Un'altra serata di musica a Soy Mendel. Musica elettronica che si mescola tra d'n'b e jungle.

Tre dj, in una sola sera.

Ingresso 2 euro

Music start at 22.30
Music finish at 3.00

Support your local squot!

DOMENICA 8 FEBBRAIO : CINEFORUM - GRAND BUDAPEST HOTEL









































Domenica 8 Febbraio alle ore 21 inizia il cineforum a Soy Mendel. Per il primo appuntamento proietteremo Gran Budapest Hotel.




DOMENICA 8 FEBBRAIO - PRANZO SOLIDALE COI PRIGIONIERI PALESTINESI

Domenica 8 Febbraio Soy Mendel in collaborazione con Fronte Palestina organizza un pranzo solidale e benefit per i prigionieri palestinesi.

Dalle 12.30 un pranzo solidale coi prigionieri palestinesi, con la lotta partigiana. Assolutamente NOEXPO, e nemmeno Israele. Vi aspettiamo.
 

MARTEDI 3 FEBBRAIO - "PORTA TU CHE PORTO ANCH'IO" PARLIAMO DI KOBANE E LA SUA LOTTA DI LIBERAZIONE

Ogni martedì Soy Mendel è "porta tu che porto anch'io" una cena di condivisione. Chi viene porta qualcosa da mangiare da dividere con gli altri. Si condivide, si mangia si sta assieme.
Dal mese di febbraio abbiamo pensato che ogni tanto ci piacerebbe invitare un ospite per parlare/raccontare/narrare storie, esperienze e/o iniziative.

Partiamo invitando Ivan Grozny, al secolo Ivan Compasso, giornalista e scrittore, per parlare di KOBANE e della resistenza Curda all'ISIS e all'oppressione Turca.

Ivan ha pubblicato un inchiesta per Repubblica: http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/12/19/news/una_settimana_nell_assedio_di_kobane-103321956/?ref=twhi

Kobane simbolo di dignità e autonomia è un esempio di lotta oltre che un nodo politico nel mondo.

Partiamo da Kobane, per noi fermarci.

Porta tu che porto anch'io con ospite, anzi con tante e tanti ospiti. Dalle 19.30 mendel è aperto, si cena assieme e poi alle 21.30 iniziano storie e racconti della Kobane autonoma e resistente.



LUNEDI 2 FEBBRAIO - PRESIDIO ANTIFASCISTA e ANTIRAZZISTA

Ore 16.30 Piazza della Scala

La sezione milanese di Forza Nuova ha indetto lunedì 2 febbraio una manifestazione davanti al palazzo comunale contro la costruzione delle moschee. Dovere di tutt@ e' mobilitarsi!!!

https://www.facebook.com/events/1573126012928126