TANTE MENZOGNE PER NULLA

Il mondo è fatto di relazioni.

Ogni singola persona va d'accordo con qualcuno e meno con altri, c'è chi ci sta simpatico e chi invece ci sta antipatico. C'è chi amiamo e chi odiamo.

Quindi è chiaro che una persona che senza nemmeno conoscerci ci ha sempre e solo insultato e denigrato dal primo giorno in cui esistiamo non riesce proprio ad andarci a genio. Al microfono abbiamo solo ribadito ciò che pensiamo e che abbiamo sempre detto. Se tra quelle parole è volato un insulto, ci spiace aver turbato il suo fragile ego, ma in questo comunicato lo ribadiamo a voce alta.

D'altronde ogni suo comportamento, ogni sua dichiarazione nei nostri confronti ci fa arrivare a questa considerazione. Che rimane tale. Nessuna minaccia è mai stata fatta, e chi era presente lo sa, le parole sono come pietre caro presidente.

Inoltre abbiamo ribadito che saremo il tuo incubo, ebbene si, saremo sempre l'incubo di chi vive la politica nel vostro modo, di chi non vede mai un passo più avanti della propria strada, di chi è incapace di relazionarsi e avere una qualsiasi forma di dialogo con chi rivendica i propri diritti e le proprie esigenze in un modo che tu puoi anche ritenerlo inopportuno, ma dall'alto della tua carica pubblica e ufficiale ci saremmo aspettati almeno un minimo di professionalità in più.

Postare falsità e insulti dopo solo 1 minuto dal passaggio del corteo ha molto del premeditato a nostro avviso.

Sappiamo bene che riguardo al nostro sgombero non hai poteri né voce in capitolo, non ne avevi dopo il primo sgombero in cui ti vantasti di andare porta a porta a volantinare falsità e insulti nei nostri confronti e non ce l'hai adesso!

Sappiamo che la pubblicità e la propaganda è fondamentale per farti avere più consensi e legittimità in zona 7 quindi, ogni occasione è buona ma cerca di non darti troppa importanza perché nessuno te ne vuole dare.

Siamo davvero basiti dal clamore mediatico che a livello istituzionale è scaturito da questa vicenda, dalle parole strumentalizzate di un semplice e falso post su facebook fatto dal nostro presidentino di zona in cerca di popolarità e consenso. E' allucinante e quasi sconfortante notare come la politica faccia muro trasversale senza distinzione di colore politico non appena (secondo loro) viene attaccata la propria casta.

Nessuno si è preoccupato di provare a verificare i fatti nella loro vera realtà, troviamo alquanto grave che cariche istituzionali si accodino a un post su facebook esprimendo solidarietà e strumentalizzando la vicenda senza neanche preoccuparsi di provare a capire la reale dinamica dei fatti. La verità è importante!

Sappiamo che il concetto vi è estraneo, ma noi siamo tutte persone che lavorano per arrivare a fine mese e, non abbiamo il tempo ne tantomeno la voglia di rispondere ad ogni ora a tutte le assurdità uscite in questi pochi giorni su internet e su carta stampata.

Lasciamo a voi il circo delle falsità!

Abbiamo fatto una semplice parata in quartiere, come annunciato, colorata e festosa per rispondere allo sgombero del 10 Agosto. Questo voleva essere e così è stato con un percorso concordato e autorizzato già da tempo che toccava punti chiave della nostra storia.

Per chi non conosce la viabilità di Baggio, ma parla giusto per dar aria alla bocca come certi pseudo giornalisti, da via Fratelli Zoia, la nostra ultima casa, a via Cancano, dove siamo nati e cresciuti, si passa inevitabilmente per via delle Forze Armate che attraversa tutto il quartiere di Baggio.

Non esistono alternative, forse per certi personaggi che si sentono i padroni di questo quartiere avremmo dovuto cambiare la viabilità del quartiere per non urtare la sensibilità di qualcuno. Ci scuserete, ma proprio non ce l'abbiamo fatta.

Nessun "assedio o corteo diretto sotto casa di" come falsamente è stato scritto a più mani e a più riprese, ma una semplice casualità di percorso e, a volerla dire tutta per amore di cronaca, siamo passati senza neanche fermarci 1 minuto, per cui non capiamo proprio dove questo assedio sia stato visto. Il folclore giornalistico ha sempre il sopravvento.

In questo vile attacco mediatico ci hanno detto di tutto e inizialmente ci siamo fatti delle grasse risate per quanto assurde fossero le accuse scritte nei nostri confronti.

In un batter d'occhio siamo stati accusati di essere quelli che comandano il racket delle case, e qui le prime risate. In tre anni di vita il collettivo S.O.Y. Mendel non ha mai occupato nessuna casa e nessun locale a scopo abitativo. Questa è una pratica che sosteniamo vivamente e in cui crediamo, ad oggi l'unica reale risposta portata avanti da comitati di quartiere alle politiche di speculazione abitative promosse e supportate proprio da chi ci attacca.

Sappiamo che a questi paladini della legalità, gli stessi che assegnano spazi pubblici senza un bando a cui tutti invece dovrebbero poter partecipare, l'unica logica che interessa e che conoscono è quella del clientelismo e affarismo.

Eppure secondo loro noi siamo quelli che guadagnano 20mila euro ad ogni serata musicale.

Siamo diventati anarchici, ma anche quelli che strizzano l'occhio alle brigate rosse. Altre grasse risate, evidentemente chi scrive non conosce molto bene la storia e la politica.

Siamo diventati prima mafiosi che si comportano da mafiosi e poi balordi che cercano di far rinascere gli anni di piombo. Ma chi scrive certe cose si rende conto delle assurdità che pubblica? almeno le rilegge prima di mandarle in stampa?

Naturalmente non ci stupisce che i nemici delle nostre pratiche di lotta non aspettino altro che manipolare l'assurdo. Era abbastanza ovvio per noi che avrebbero approfittato dell'occasione per colpirci o denigrarci come sempre hanno fatto. Un consiglio, però, non tutte le persone sono stupide e superficiali come pensate voi, tra l'ingigantire un avvenimento e il diventare ridicoli il passo è davvero breve. E voi, lo avete già oltrepassato da molto molto tempo.

Ci scuserete se dopo tutto questo inutile polverone che avete alzato, l'unica cosa che ci viene da ribadire è che finché esisteremo saremo sempre orgogliosi di essere "IL VOSTRO INCUBO".
 
E come sempre, ci rivedremo presto per le strade del nostro quartiere.

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Riportiamo sotto alcune delle comiche uscite in questi giorni. Buon Divertimento


i post su facebook


























































































































































































































 e gli articoli di giornale

http://www.ilgiornale.it/news/milano/presidente-zona-7-assediato-sotto-casa-amici-sinistra-1447905.html

Il presidente di Zona 7 assediato sotto casa «Da amici della sinistra»

Insulti e minacce dei centri sociali a Bestetti Tatarella (Fi): «Sono interlocutori di Sala»

Alberto Giannoni

«Saremo il tuo peggior incubo». Sono un incubo per Milano in realtà, i centri sociali che venerdì sera, dopo un corteo «contro gli sgomberi», hanno assediato la casa di Marco Bestetti (Forza Italia). Il presidente del Municipio 7 ha subito denunciato l'incredibile episodio, le minacce e gli insulti, e domani presenterà un esposto. Intanto ha rivelato l'aggressione in rete, dove ha ricevuto a getto continuo messaggi di solidarietà e incoraggiamento. «Sia chiaro a questi infami che non mi farò intimorire dai loro metodi mafiosi - ha commentato - ma anzi moltiplicherò i miei sforzi per bonificare Milano dalla loro nauseabonda presenza. Non arretriamo di un centimetro. E, come sempre, andiamo avanti».

La «bonifica» di cui Bestetti parla è il ripristino di condizioni normali di legalità che oggi a Milano non sembrano scontate, soprattutto in periferia. I centri sociali occupano abusivamente spazi pubblici e privati e a volte partecipano come «agenti immobiliari» al racket delle occupazioni. È contro questo scempio che Bestetti sta lavorando dal giorno della sua elezione un anno fa. Ed è questo che i centri sociali gli rimproverano, tanto da vendicarsi fino a minacciarlo personalmente. Pochi giorni fa il presidente aveva celebrato la liberazione dell'impianto sportivo di via Fratelli Zoia che il centro sociale Soy Mendel aveva occupato abusivamente sottraendolo alla città, ai ragazzi, agli sportivi. Gli abusivi sono stati sgomberati ad agosto ed è per questo che venerdì sera hanno deciso di scendere in piazza: per protestare contro chi le regole vuol farle rispettare a beneficio dei cittadini normali. Un bel paradosso per frange che si proclamano di sinistra e antifasciste. «Fingono di combattere il fascismo usando gli stessi metodi intolleranti - riflette Bestetti - E la cosa incredibile è che nessuno fa niente. Tutti sanno chi sono, dove si trovano e quali metodi usano. E allora perché - domanda - si tollerano queste sacche di impunità, le stesse viste all'inaugurazione di Expo? Questo significa che in questa città basta essere violenti per garantirsi l'impunità? Visto che stanno alzando il tiro e oltre a fare gli affari loro minacciano le istituzioni - conclude Bestetti - prima che di intervenire aspettiamo qualcosa di più grave?».

Il sindaco e la giunta non sono intervenuti pubblicamente sul caso. E anzi, dalle parole del consigliere comunale azzurro Pietro Tatarella si deduce che in Comune qualcuno abbia a cuore la loro situazione logistica: «Sono - ha scritto l'ex capogruppo di Fi parlando del Soy Mendel - gli stessi che stanno parlando con l'amministrazione comunale per uno spazio vicino alla biblioteca. Così giusto per capire chi sono gli interlocutori di Sala». E l'ex vicesindaco Riccardo De Corato attacca: «Dovrebbero vergognarsi Sala e Majorino che sono i loro supporter».



Insulti a Marco Bestetti (Municipio 7) dal centro sociale Soy Mendel

Insulti al presidente del Municipio durante corteo del centro sociale


E' successo a Baggio: Soy Mendel, sgomberato ad agosto, ha fermato il corteo sotto casa del presidente Marco Bestetti. Solidarietà da tutto il mondo politico

Minacce e insulti al presidente del Municipio 7 Marco Bestetti (esponente di Forza Italia) durante un corteo per le strade di Baggio organizzato dal centro sociale Soy Mendel per la sera del 29 settembre. Il corteo era stato organizzato per protestare contro lo sgombero effettuato ad agosto, quando il centro sociale venne appunto sgomberato dal centro sportivo di via Fratelli Zoia 181, adiacente al Kennedy, frattanto assegnato alla società di calcio Alcione.

«Il centro sociale abusivo Soy Mendel ha appena fermato il suo corteo sotto casa della mia famiglia scandendo minacce nei miei confronti», ha spiegato lo stesso Bestetti su Facebook aggiungendo che non si farà «intimidire dai loro metodi mafiosi».

Al presidente del Municipio è arrivata la solidarietà di tutto il mondo politico milanese. Il sindaco Beppe Sala ha scritto che Bestetti «è stato vittima di una inaccettabile manifestazione sotto casa della sua famiglia da parte di un centro sociale. Quando una persona che si mette a disposizione della società si sente minacciata deve avere il supporto di tutte le parti politiche senza preconcetti».

Solidarietà a Bestetti anche dalle forze politiche del Municipio 7 di maggioranza e di opposizione.